Molti di voi non conosceranno le “Padelle o Patelle”. Si tratta di un piccolo frutto di mare che si attacca in maniera tenace allo scoglio. Le migliori erano quelle che rimanevano completamente immerse nell’acqua coperte dalle alghe color marrone. Una volta staccate dallo scoglio la parte commestibile doveva essere di color marrone chiaro. Ho scritto erano perchè ormai è molto raro trovarle. Sopratutto perchè la loro pesca in molte parti d’italia è vietata. Se vi capita di trovarle di allevamento e se siete amanti dei sapori del mare , quelli decisi e veri non esitate a comperarle.
Ingredienti per 4 persone
- 280 gr di spaghetti
- 150 gr di patelle già pulite ( 700 gr circa con il guscio)
- 1 carota piccola
- 1 costa di sedano
- 1 scalogno
- 2 foglie di salvia
- 1 spicchio d’aglio
- 1 punta di peperoncino
- 1/4 di bicchiere di vino bianco secco
- olio evo
- 4 pomodori cieligini
- sale,pepe
Staccate la parte commestibile della “padella” con un coltellino affilato.
Fate un trito con il sedano, la cipolla, lo scalogno, l’aglio, la salvia, e il peperoncino.
Prendete una padella bella capiente e aggiungeteci 3 cucchiai di olio evo. Appena caldo aggiungete il trito e fatelo soffriggere leggermente a fuoco dolcissimo.
Tritate grossolanamente a coltello le “padelle “.
Non lasciatele troppo grandi perchè essendo un po callosine necessitano di una cottura un po lunga. Quindi se le lasciate troppo grandi dovrete stracuocerle e perderete il loro particolare sapore.
Adagiate il trito di “padelle” nel soffrittino. Sfumate con il vino bianco e fate stufare coperto.
Tagliate a cubetti i pomodori cieligini eliminando acqua di vegetazione e semi.
Mettete sul fuoco l’acqua per cuocere gli spaghettoni. Cuoceteli e scolateli al dente direttamente nella padella con il sughetto di “padelle” saltandoli con un pochino dell’ acqua di cottura degli spaghetti.
Fate ritirare portando a cottura ottimale gli spaghettoni. Se volete potete spolverarli con del prezzemolo tritato. Servite.