- Vestiamo l’aringa di un abito regale. Da molti bistrattata è stata per molto tempo insieme allo stoccafisso ed al baccalà uno degli alimenti che hanno sfamato generazioni di persone.
Mentre per il baccalà e lo stoccafisso il destino è stato pieno di sorprese fino ad arrivare a presentarlo in svariate maniere, l’aringa è rimasta un pò al palo. Attraverso una non poco difficile ricerca e selezionedalle mie abituali fonti vi voglio proporre delle preparazioni che la riscattano a piene mani e chi vi sorprenderanno per gusto e delicatezza.Molti non usano l’aringa per il suo sapore troppo accentuato di affumicato. In questa ricetta potrete trovare il modo di abbatterlo quasi totalmente.
Ingredienti per 4 persone
- 1 aringa
- 2 uova
- 1 porro
- 100 ml di crema di latte
- 1/4 di bicchiere di latte
- olio evo qb
- burro qb
- prezzemolo
- semi di finocchio qb
- pepe
- sale con attenzione
Pulite l’aringa, eliminate le spine e ricavatene i filetti che metterete a bagno nel latte per una notte intera.
Affettate il porro a rondelle , lavatelo sotto l’acqua corrente, asciugatelo e saltarlo con un filo d’olio evo fino a che non sarà ben appassito.
Scolate i filetti d’aringa e tagliateli a cubetti.
Ungete con del burro fuso delle cocottine di ceramica o di alluminio usa e getta. Rivestitele di carta da forno, quindi mettete sul fondo dei contenitori il porro proseguendo poi con l’aringa.
Sbattete leggermente le due uova insieme alla crema di latte ed a qualche seme di finocchio frantumato. Salate leggermente, pepate e versate il composto ottenuto nelle cocotte fino quasi al bordo.
Infornate A 180 gradi e servitelo caldo decorandolo con del prezzemolo