Cerchiamo di valorizzare un pesce che in tempi passati era molto frequente sulle tavole di certe città di mare : il cefalo, conosciuto anche come Muggine. Tenete presente che ne esistono diverse specie e non tutte hanno le solite abitudini.
Senza dubbio il Muggine ha delle carni sicuramente di basso pregio, però è anche vero che non è per niente insipido al pari di altri pesci di pari livello economico. Quindi è importante riuscire a trovare dei buoni abbinamenti per valorizzarlo. In questo caso ho trovato una ricetta crossover tra mediterraneo e Asia . Effettivamente in Asia non fanno molte distinzioni tra pesci nobili o meno nobili anzi trovano sempre un modo per valorizzarlo al meglio.
Ingredienti per 4 persone
- 2 filetti di cefalo per un totale di 600 gr
- 1 spicchio d’aglio
- 1 scalogno
- 1 ciuffetto di prezzemolo
- Semi di coriandolo qb
- 60 ml di vino bianco
- Olio evo qb
- Sale rosa qb
- Pepe rosa qb
- Pepe qb
Accendete il forno è portatelo a 200 gradi. Tritate grossolanamente il prezzemolo. Sbucciate l’aglio e lo scalogno, tritateli finemente e versateli in una ciotola. Aggiungete una parte di prezzemolo tritato e una generosa macinata di semi di coriandolo. Amalgamate il tutto con la salsa di soia, salate con molta parsimonia ( la salsa di soia è già di per sé salata) e pepate.
Distribuite questo composto sulla parte interna di un filetto di cefalo e copritelo con il filetto rimasto.
Prendete un tegame o una teglia che può andare in forno. Appoggiateci il cefalo irroratelo con il vino e un paio di cucchiai di olio evo. Infornate per 20 minuti circa . Sporzionate il cefalo e cospargetelo con una macinata di sale rosa e di pepe rosa sbriciolato. Servite irrorando intorno con il suo fondo.