Altro piatto rustico e ormai dimenticato. La dicitura dice Montanaro ma sinceramente di montanaro a livello di ingredienti ci vedo poco. A dire la verità per me sarebbe Contadino. Resta il fatto che a parte il nome resta una preparazione veramente facile e molto saporita. Sapori semplici dove il tutto viene giocato sull’equilibrio tra l’acidità data dalla senape e dall’aceto con il dolce della panna, i porri e le patate, con una nota sapida della pancetta.
Nonostante gli ingredienti non proprio montanari, lo vedo benissimo sul tavolo di un rifugio dopo una bella passeggiata appunto in montagna
Ingredienti per 4 persone
- 4 grosse patate
- 150 gr di rigatino toscano in una sola fetta
- 3 grossi porri
- 1 bicchiere di vino bianco
- 2 cucchiai di aceto
- 2 cucchiai di olio evo
- 1 cucchiaio di senape al pepe verde
- 1 tazzina di crema di latte
- 1 mazzetto di prezzemolo
Lavate per bene le patate con la buccia. Riempite una pentola con acqua fredda, salate leggermente e metteteci le patate. Lessatele per circa 35/ 40 minuti dal bollore.
Scolatele e fatele leggermente raffreddare, dopodiché sbucciatele e tagliatele in dischi di circa 5/ 8 mm di altezza e distribuiteli sul fondo e leggermente impilati in 4 piatti.
Nel frattempo in una ciotola amalgamate con cura la senape alla panna, tritate il prezzemolo. Tenete il tutto da parte.
Affettate a rondelle i porri, lavateli sotto l’acqua corrente. Stufateli in un tegame insieme al bicchiere di vino. Salate, pepate e fate andare a fuoco basso all’inizio scoperto e poi scoperto fino a che non saranno teneri e il loro liquido evaporato.
Aggiungete ai porri i 2 cucchiai di olio evo e il rigatino fatto a dadini. Lasciate rosolare per circa 5 minuti.
Bagnate con l’aceto e sfumate a fiamma vivace.
Versate questo soffritto sui 4 piatti con le patate cercando di dare un pochino di verticalità. Versate la salsina di senape e panna, cospargete di prezzemolo tritato e servite.